Chi l’ha detto che a Natale siamo tutti gioiosi, sorridenti e con tanta voglia di trascorrere giornate con amici e parenti? Forse le televisioni, i film romantici e le pubblicità con cui siamo costantemente bombardati.

Per alcune persone le festività natalizie sono fonte di malessere generale: i festeggiamenti e le regole sociali possono alimentare stati ansiosi, scoppi di rabbia, sonno disturbato, pianto improvviso e perdita di interesse.

Brunori Sas, con la sua canzone La Vigilia di Natale offre una fotografia del fenomeno definito Christmas Blues o Depressione Natalizia.

“Perché spesso a Natale mi viene il magone
Con le luci, il presepe e tutte quelle persone
Con i pacchi dei regali, con le facce tutte uguali”

Quali sono le caratteristiche della Depressione Natalizia?

La Depressione Natalizia è un disturbo circoscritto al periodo festivo che si manifesta prevalentemente con la presenza di:

  • Umore deflesso,
  • Ansia e/o agitazione motoria,
  • Difficoltà a regolare le proprie emozioni (crisi di rabbia e/o di pianto),
  • Stanchezza,
  • Diminuzione del desiderio,
  • Insonnia,
  • Perdita di interesse verso i propri hobby e passioni,
  • Presenza di pensieri negativi,
  • Senso di vuoto difficile da colmare.

Tali sintomi insorgono a ridosso delle feste, si protraggono per alcuni giorni o settimane e svaniscono con il finire dei festeggiamenti.

 “Quest’anno a Natale volevo morire
Poi ho visto l’orario e sono andato a dormire
Ho spento la luce e la stella cometa
Finite le feste mi metterò a dieta”

Quali sono i fattori scatenanti?

Al contrario di quanto si possa pensare, molte persone sono travolte dalla Depressione Natalizia e faticano a gestire il proprio stato d’animo non in linea con l’atmosfera presente intorno a loro.

Sicuramente la pandemia, con le restrizioni necessarie per arginare il virus,  ha incrementato la possibilità di sperimentare sentimenti di nostalgia e di solitudine rimuginando sugli anni passati.

Altri fattori scatenanti possono essere riconducibili a situazioni connesse con i festeggiamenti del Natale. Di seguito i principali.

  • pranzi e cene con familiari all’interno di un clima conflittuale e/o ostile,
  • una rete sociale limitata o presente in una città diversa da quella in cui si vive,
  • la perdita di una persona cara,
  • difficoltà relazionali tra cui una separazione coniugale e/o una crisi di coppia,
  • difficoltà economiche che limitano la possibilità di fare regali o di festeggiare nel modo in cui si desidera,
  • insoddisfazione per i traguardi raggiunti nell’anno giunto al termine,
  • preoccupazioni legate a cambiamenti in arrivo con il nuovo anno come ad esempio il pensionamento, ultimo anno del Liceo, un trasferimento.

Le festività Natalizie possono diventare anche amplificatore di bisogni emotivi della propria infanzia, silenziati durante tutto il corso dell’anno dal’imperativo del dovere. Proprio come canta Brunori:

“E pensare a com’era bella questa notte trent’anni fa
Alla luce di un’altra stella, alla luce di un’altra età”

Eppure quell’altra età è viva anche oggi ed e nostro compito evitare di azzittirla a partire dall’ascolto dei propri bisogni emotivi ed affettivi.

Di seguito alcune indicazioni utili affrontare il malessere legato al Christmas Blues:

  • La rappresentazione del Natale perfetto è amplificata dai giornali, dai social, dai programmi in televisione. Rincorrere la perfezione nuoce alla salute in qualsiasi periodo dell’anno. Perché iniziare adesso?

Tu puoi trascorrere queste giornate così come ti piace e dunque puoi celebrare le festività secondo il tuo modo di essere.

2) Prova ad organizzare in anticipo i regali da fare e stabilisci un budget da spendere: negli ultimi giorni nei negozi c’è maggiore confusione, per strada il traffico si amplifica e ciò diventa fonte di stress. Questo può avere una ripercussione sul tuo umore.

3) Puoi decidere di declinare un invito poco gradito: evita di recarti in un posto dove sai che le persone presenti sono fonte di malumore.

Scegli invece le situazioni che possono nutrire il tuo benessere.

Un no detto ad un altro, è un si detto a te stesso.

4) Accogli le tue emozioni: se ti senti triste durante una festa, va bene così. Sforzarti di essere felice, amplificherà il tuo malessere. Non sei sbagliato, sei “soltanto” triste. Occupati della tua tristezza senza rinnegarla. Puoi provare a confidarti con una persona a te cara abbandonando la maschera del “va tutto bene, grazie”.

5) “A Natale siamo tutti più buoni?”…ma con chi? Raramente con noi stessi.

Prova a dedicarti delle parole gentili, a compiere un gesto d’affetto nei tuoi confronti.

Amati un po’ di più.

6) Se la sensazione di malessere cresce sempre più e ti fa compagnia per diverso tempo, prova a compiere un atto d’amore e di cura verso te stesso.

Puoi richiedere una consulenza psicologica e iniziare a dare voce alle tue emozioni e ai tuoi bisogni.

Ricorda, andare dallo psicologo può fare paura, ma è un gesto coraggioso da compiere quando la propria vita da un po’ di tempo ha perso luce. Anche tu puoi tornare a splendere.